Al fine di assicurare un ulteriore sostegno all’attività sportiva di base, l’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri mette a disposizione delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche dei finanziamenti a fondo perduto da attribuire secondo i criteri e le modalità di seguito elencate.La copertura dei fondi da assegnare ai beneficiari è tratta delle seguenti fonti di finanziamento:1. 10.086.409,00 a carico del Fondo istituito ai sensi dell’art. 13, comma 5 del D.L. 12 luglio 2018, n. 87;2. 40.000.000,00 di euro a carico del Fondo istituito ai sensi dell’art. 217 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34;La presentazione delle istanze di pagamento avverrà esclusivamente attraverso l’utilizzo di una piattaforma WEB appositamente realizzata dall’Ufficio per lo Sport e raggiungibile all’indirizzo www.sport.governo.it
È stato emanato il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, sulla base del quale sono definite le modalità di presentazione delle domande a Sport e Salute per ricevere l’indennità di 600 euro prevista dal Decreto Legge “Cura Italia” per il mese di marzo 2020 a favore dei collaboratori sportivi (art. 96, decreto-legge 17 marzo 2020, n.18).
Possono richiedere l’indennità i titolari di rapporti di collaborazione, già in essere alla data del 23 febbraio 2020 e ancora pendenti al 17 marzo 2020, data di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”. È inoltre espressamente prevista una priorità per i collaboratori sportivi che nel periodo d’imposta 2019 non abbiano percepito compensi superiori a 10.000 euro complessivi.
Possono accedere all’indennità i lavoratori titolari di un rapporto di collaborazione ai sensi dell’art. 67, comma 1, lettera m), del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917, che possiedano i seguenti requisiti:
non devono rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 27 del Decreto Legge “Cura Italia”;
non devono aver percepito altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020;
non devono aver percepito, nel mese di marzo 2020, il Reddito di Cittadinanza;
non possono cumulare l’indennità con le altre prestazioni e
indennità di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 44
del Decreto Legge “Cura Italia”.
Il rapporto di collaborazione per cui si presenterà la domanda:
deve essere con Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione
Sportiva, Discipline Sportive Associate nonché con Società e
Associazioni Sportive Dilettantistiche; si sottolinea che le Società e
Associazioni Sportive Dilettantistiche devono essere iscritte, alla data
di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”, nel Registro
delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche tenuto dal CONI e
che gli Organismi Sportivi devono essere riconosciuti, ai fini
sportivi, dal CONI;
doveva esistere già alla data del 23
febbraio 2020 ed essere in corso alla data del 17 marzo 2020 (data di
entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”);
non deve
rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 27 del Decreto Legge 17
marzo 2020, n. 18 (liberi professionisti titolari di Partita Iva attiva
alla data del 23 febbraio 2020 e lavoratori titolari di rapporti di
collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data,
iscritti alla Gestione Separata INPS di cui all'articolo 2, comma 26,
della legge 8 agosto 1995, n. 335).
La domanda dovrà essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica che sarà attiva dalle ore 14:00 di martedì 7 aprile sul sito di Sport e Salute.
La procedura prevede tre fasi:
la prenotazione: per prenotarsi è necessario inviare un SMS con il
proprio Codice Fiscale al numero che sarà disponibile da martedì 7
aprile su www.sportesalute.eu,
(leggi qui l’informativa relativa alla privacy). Dopo aver inviato
l’SMS, si riceverà un codice di prenotazione e l’indicazione del giorno e
della fascia oraria in cui sarà possibile compilare la domanda sulla
piattaforma;
l’accreditamento: per accreditarsi è necessario
disporre di un proprio indirizzo mail, del proprio Codice Fiscale e del
codice di prenotazione ricevuto a seguito dell’invio dell’SMS;
la compilazione e l’invio della domanda: subito dopo l’accreditamento,
sarà possibile accedere alla piattaforma, compilare la domanda, allegare
i documenti e procedere con l’invio.
In attesa della pubblicazione della piattaforma, ti consigliamo di:
caricare sul tuo computer, tablet o telefono il pdf dei documenti
che andranno allegati (documento identità, contratto di collaborazione o
lettera di incarico o prova dell’avvenuto pagamento della mensilità
febbraio 2020);
avere a disposizione i tuoi dati essenziali, tra
cui: Codice Fiscale, recapiti di posta elettronica e telefonici,
residenza e IBAN per l’accredito della somma;
disporre dei dati
relativi alla tua collaborazione sportiva, tra cui: nominativo delle
parti contraenti, decorrenza, durata, compenso e tipologia della
prestazione;
conoscere l’ammontare complessivo dei compensi sportivi ricevuti nel periodo d’imposta 2019;
accertarti che il rapporto di collaborazione per cui intendi
presentare la domanda di indennità rientri, ai sensi dell’art. 2 del
Decreto Ministeriale, nell’ambito di cui all’art. 67, comma 1, lettera
m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917
e che sia presso Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione
Sportiva, Discipline Sportive Associate, oppure presso Società e
Associazioni Sportive Dilettantistiche;
verificare che
sussistano tutti gli altri requisiti di legge richiesti (esempio: non
avere diritto a percepire altro reddito da lavoro per il mese di marzo
2020, non essere pensionato, non essere co.co.co iscritto alla gestione
separata INPS, non essere percettore del Reddito di Cittadinanza, etc.);
disporre del codice fiscale o della Partita Iva della
Associazione/Società/Organismo Sportivo per cui si presta la
collaborazione;
verificare, se collabori con un’Associazione o una Società Sportiva Dilettantistica, che sia iscritta al Registro del CONI;
verificare, se collabori con una Federazione Sportiva Nazionale,
una Disciplina Sportiva Associata o un Ente di Promozione Sportiva, che
sia riconosciuto dal CONI.
L’indennità sarà erogata direttamente da Sport e Salute sul conto corrente indicato dal richiedente in fase di presentazione della domanda. Le indennità saranno erogate sino a concorrenza del fondo di 50 milioni di euro riconosciuti alla Società per l’erogazione delle indennità.
Per ricevere informazioni ulteriori, in attesa che la piattaforma sia online, puoi scrivere all’indirizzo mail curaitalia@sportesalute.eu e seguire il canale Telegram: https://t.me/SporteSalute.
Newsletter istituzionale 17 marzo 2020
COMUNICATO FEDERALE
CURA ITALIA. Dal Governo 25mld a sostegno di sport, lavoro, salute, imprese, famiglie e redditi
Il Consiglio dei Ministri ha varato il DPCM “Cura Italia”, il pacchetto di misure da 25mld di euro per il sistema economico a sostegno di sport, lavoro, salute, imprese, famiglie e redditi per contrastare lo stato emergenziale nel quale si trovano l'Italia è gli italiani a causa del Covid-19.
Gli interventi riguardano i settori della società più colpiti da questa pandemia come lavoro, salute, famiglie, Pmi, redditi e imprese. Le misure di legge si estendono anche a tutti i settori dello sport che rientrano nelle fattispecie del Dpcm.
«Il mondo dello sport ha davvero fatto squadra. Nelle ultime ore io e i miei uffici siamo stati in contatto costante con il Coni, il Comitato Paralimpico, Sport e Salute, le Federazioni sportive e gli Enti di Promozione per studiare insieme le misure urgenti e indifferibili per dare una prima, importante risposta alla crisi del settore a causa del coronavirus. Ci siamo mossi in grande sintonia, e voglio ringraziare ciascuno per la disponibilità dimostrata e la collaborazione. Ho rinnovato a tutti i miei interlocutori, trovando immediata adesione, l’invito a convocare entro due settimane una giunta straordinaria del Coni e del Cip, naturalmente in teleconferenza, per iniziare subito a studiare le norme e le azioni da mettere in campo, speriamo al più presto, per rilanciare le attività sportive a tutti i livelli. I prossimi Decreti, dunque, saranno dedicati al rilancio del Paese e dell’economia.» - ha dichiarato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.
Resta inteso che il Presidente Federale Michele Barbone si sta già attivando per presentare una richiesta di interventi urgenti a favore del mondo dilettantistico per la nostra disciplina in risposta all'invito del Presidente Malagò.
Nel dettaglio le misure per lo sport contenute nel decreto legge per l'emergenza Covid-19 riguardano la cassa integrazione in deroga, indennità per autonomi e collaboratori, la sospensione dei versamenti fino al 31 maggio 2020 e la sospensione dei canoni di locazione.
Ecco nel dettaglio i punti:
Cassa integrazione in deroga: estensione anche allo sport della cassa integrazione in deroga prevista per i lavoratori dipendenti;
Indennità per autonomi e collaboratori: l’indennità di 600 euro una tantum per gli autonomi e i collaboratori è stata ampliata per comprendere anche i collaboratori delle società sportive e delle associazioni dilettantistiche e degli enti di promozione sportiva. Nel computo sono compresi anche coloro che restano sotto la soglia dei diecimila euro annuali;
Sospensione dei versamenti - Per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, gli enti di promozione nonché soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, club e strutture per danza, fitness e culturismo, centri sportivi, piscine e centri natatori, è prevista la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria fino al 31 maggio 2020. I versamenti sospesi ai sensi del periodo precedente sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno 2020.
Sospensione dei canoni – “Per le associazioni e le
società sportive, professionistiche e dilettantistiche sono sospesi fino
al 31 maggio 2020, i pagamenti dei canoni di locazione e concessori
relativi all'affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e
degli enti territoriali”.
Fonte: Nota stampa del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport.
Conferenza stampa Presidente del Consiglio
http://www.governo.it/…/decreto-curaitalia-conferenza…/14321
L’Italia diventa Zona Rossa e anche lo sport si ferma. Il Dpcm della Presidenza del Consiglio dei Ministri approvato nella notte del 9 marzo e già legge su base nazionale stabilisce nuove norme stringenti da applicare sull’intero territorio italiano. Il Decreto stabilisce infatti, per tutta l'Italia, le medesime limitazioni e restrizioni che il Governo aveva già varato con il Dpcm dell’8 marzo per la Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia per il contrasto e il contenimento del COVID-19.
Alla luce delle nuove disposizioni governative anche tutto lo sport si ferma. Il presidente del CONI, Giovanni Malagò dopo la riunione avuta ieri alla presenza dei rappresentati delle Federazione Nazionali e alla presenza del Segretario Generale del CONI, Carlo Mornati ha comunicato al ministero dello Sport e al presidente del Consiglio di sospendere tutte le attività sportive fino al 3 aprile 2020. L'efficacia di tale provvedimento, su richiesta del CONI, è stato recepito e inserito al punto D dell’Art.1 del nuovo Decreto Legge stabilisce quanto segue:
“sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali; resta consentito esclusivamente lo svolgimento degli eventi e delle competizioni sportive organizzati da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; lo sport e le attività motorie svolti all'aperto sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro”.
Alla luce di quanto sopra previsto è sospesa l'attività per tutte le associazioni che praticano danza sportiva in quanto non si ravvisano eccezioni così come previste dal decreto.
Il decreto in vigore da oggi, martedì 10 marzo resta in vigore fino al 3 aprile compreso.
Comunicato Stampa del CONI
http://www.coni.it/…/17018-comunicato-stampa-stop-alle-comp…
DPCM – 9 marzo 2020
https://www.federdanza.it/images/dpcm-9-marzo-2020.pdf
La Federazione Italiana Danza Sportiva, in riferimento alla situazione dell’infezione da CORONAVIRUS, nel prendere atto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato in data 4 marzo 2020 DPCM 4 marzo 2020 (testo allegato) che determina, tra le altre misure adottate, la chiusura di scuole e università in tutta Italia fino al 15 marzo, ha stabilito di voler adottare, in linea ed in attuazione di provvedimenti governativi, le seguenti misure di prevenzione:
Per quanto riguarda le attività di allenamento, che sono consentite nelle strutture sportive a porte chiuse e senza presenza di pubblico, oppure all’aperto, le stesse sono rimesse alla volontà ed al prudente apprezzamento delle singole associazioni sportive, e, in relazione alle stesse, si raccomanda la scrupolosa osservanza delle disposizioni delle Autorità pubbliche sia a livello nazionale che a livello territoriale (vedi quanto già previsto del decreto del 4 marzo).
La FIDS richiama tutte le società sportive ed i tesserati al massimo impegno e senso di responsabilità che deve necessariamente essere alla base di ogni azione intrapresa in queste ore, sottolineando che l’obiettivo comune e prioritario è e deve essere solo quello di garantire la tutela della salute dei tesserati.
Si rammenta inoltre che, le norme per la tutela sanitaria dell'attività sportiva agonistica di cui al DM 18 febbraio 1982, demandano alle FSN il compito di qualificare l'attività sportiva agonistica. Si precisa perciò che sono da intendersi tesserati agonisti coloro i quali hanno prodotto, all'atto del tesseramento, previa sottoposizione agli accertamenti sanitari all'uopo previsti, il certificato di idoneità agonistica e svolgono l'attività sportiva riconosciuta come tale dalla FIDS (applicazione art. 2 DPCM 1° marzo 2020).
Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo 2020